Giorni da Fantino
Giorni da Fantino è un reportage fotografico del XXVIII Palio di Cameri, queste immagini sono state scattate ai fantini del rione Pantera durante le lunghe giornate dedicate ai preparativi della corsa e raffigurano momenti particolari ed inediti come l’allenamento e la cura dell’animale, fino agli istanti più emozionanti dei rituali religiosi e della grande giornata finale.
Questa serie di immagini in bianco e nero conducono lo spettatore alla scoperta del “Palio degli Asini”, in un vero e proprio percorso che, attraverso le stalle e la campagna, giunge nelle stradine e nelle piazze del centro storico di Cameri.
La scelta della fotografia in bianco e nero enfatizza le azioni e le emozioni più intime dei protagonisti, donando alle immagini un valore simbolico assoluto che va oltre l’appartenenza al rione.
Il Palio di Cameri o corsa degli asini, ha origine alla fine della Seconda Guerra Mondiale e più precisamente nel 1947, quando i cittadini cameresi lo introdussero per la prima volta a fianco delle celebrazioni in onore dei patroni del paese, San Michele Arcangelo eSanta Gregoria.
Le prime gare non erano disciplinate da specifiche norme di comportamento, tanto da suscitare un tifo eccessivamente sregolato anche negli spettatori caratterizzato da scherzi goliardici a discapito dei fantini.
L’attuale Festa Patronale risale al 1987 quando, su idea dell’artista Enzo Rossi, il paese di Cameri è stato idealmente suddiviso in quattro rioni, ognuno caratterizzato da bandiere di diversi colori raffiguranti un animale: Aquila (azzurro e arancione), sede dell’Aeronautica,simboleggia la forza del volo, Cavallo (giallo e nero) rappresenta la forza e l’energia dei giovani, Serpente (rosso e blu) l’agricoltura e infine Pantera (viola e giallo) che simboleggia l’orgoglio.
Da allora la corsa degli asini è stata regolamentata e trasformata in un
vero e proprio Palio: per ogni rione tre fantini con i rispettivi tre asini si sfidano per tre giri in un percorso che si snoda per le vie del centro storico del paese.
Ancora oggi il Palio rappresenta l’evento principale della Festa Patronale che si svolge ogni anno il lunedì pomeriggio durante i festeggiamenti di metà settembre.
Video Youtube
Questa serie di immagini in bianco e nero conducono lo spettatore alla scoperta del “Palio degli Asini”, in un vero e proprio percorso che, attraverso le stalle e la campagna, giunge nelle stradine e nelle piazze del centro storico di Cameri.
La scelta della fotografia in bianco e nero enfatizza le azioni e le emozioni più intime dei protagonisti, donando alle immagini un valore simbolico assoluto che va oltre l’appartenenza al rione.
Il Palio di Cameri o corsa degli asini, ha origine alla fine della Seconda Guerra Mondiale e più precisamente nel 1947, quando i cittadini cameresi lo introdussero per la prima volta a fianco delle celebrazioni in onore dei patroni del paese, San Michele Arcangelo eSanta Gregoria.
Le prime gare non erano disciplinate da specifiche norme di comportamento, tanto da suscitare un tifo eccessivamente sregolato anche negli spettatori caratterizzato da scherzi goliardici a discapito dei fantini.
L’attuale Festa Patronale risale al 1987 quando, su idea dell’artista Enzo Rossi, il paese di Cameri è stato idealmente suddiviso in quattro rioni, ognuno caratterizzato da bandiere di diversi colori raffiguranti un animale: Aquila (azzurro e arancione), sede dell’Aeronautica,simboleggia la forza del volo, Cavallo (giallo e nero) rappresenta la forza e l’energia dei giovani, Serpente (rosso e blu) l’agricoltura e infine Pantera (viola e giallo) che simboleggia l’orgoglio.
Da allora la corsa degli asini è stata regolamentata e trasformata in un
vero e proprio Palio: per ogni rione tre fantini con i rispettivi tre asini si sfidano per tre giri in un percorso che si snoda per le vie del centro storico del paese.
Ancora oggi il Palio rappresenta l’evento principale della Festa Patronale che si svolge ogni anno il lunedì pomeriggio durante i festeggiamenti di metà settembre.
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